Targhe alterne ad Avellino, il sindacato di Polizia scrive al Ministro Salvini: commissariare il commissario

«DEROGA NEGATA ANCHE PER GRAVI MOTIVI DI SALUTE, OCCORRE PORRE RIMEDIO». Il segretario generale del Lisipo chiede al titolare del Viminale di intervenire sulla struttura commissariale che regge le sorti dell'ente in attesa del voto del 26 maggio e lamenta la chiusura degli uffici comunali ad ogni richiesta di confronto nel merito delle scelte adottate

Targhe alterne ad Avellino, il sindacato di Polizia scrive al Ministro Matteo Salvini chiedendo, in sostanza, di commissariare il commissario. Il segretario Generale Antonio De Lieto spiega nel merito le ragioni per le quali il provvedimento disposto dal commissario straordinario del Comune di Avellino presenta profili di incostituzionalità, spiega che le emissioni dei veicoli euro 6 sono inquinanti al pari di altri a cui viene fatto divieto di transito e, soprattutto, segnala il caso di un cittadino affetto da gravi patologie, costretto a rimanere in casa perché non sarebbe stata supportata la richiesta di deroga motivata per le sue gravi condizioni di salute.


Negata la deroga per gravi motivi di salute, inammissibile

di Antonio de Lieto*

Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), in data 03 maggio 2019 ha inviato una lettera aperta al Signor Prefetto di Avellino, per segnalare i disagi quotidiani che vivono i cittadini di Avellino a  causa di una ordinanza emessa dal comune di Avellino, che prevede limitazioni e circolazione a targhe alterne nel centro urbano. In sintesi, è prevista la circolazione nei giorni pari: martedì, giovedì e sabato per i veicoli la cui targa termina con 0-2-4-6-8; possono circolare i giorni dispari: lunedì, mercoledì e venerdì i veicoli il cui ultimo numero di targa termina1-3-5-7-9. Il blocco totale alla circolazione ci sarà esclusivamente la domenica. Le predette limitazioni non si applicano ai veicoli elettrici, ibridi, a metano, GPL ed euro 6.

Giuseppe Priolo, Commissario prefettizio di Avellino

Ebbene Signor Ministro, Rilevato che, a tutt’oggi il Prefetto di Avellino a causa dei suoi molteplici impegni non ha riscontrato la nota del LI.SI.PO. sopra menzionata, trasmessa a mezzo PEC (di cui si allega ricevuta di avvenuta consegna), di seguito si riporta quanto  segnalato al Prefetto: “A giudizio del Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) il provvedimento riduce la libera mobilità di molte famiglie, dei lavoratori e dei pensionati che, conseguenzialmente si vedono limitati a svolgere gli atti quotidiani della vita; sempre a giudizio del LI.SI.PO. la predetta ordinanza crea enorme disagio a tutti i cittadini che, per motivi di salute, sono costretti a recarsi dal proprio medico o all’Ospedale ed anche a tutte le attività commerciali già colpite dall’insanabile crisi. Il LI.SI.PO., da una attenta lettura dell’ordinanza sopra argomentata, rileva che il danno ai cittadini sopra esposto non è stato considerato; difatti, l’ordinanza in questione prevede che il divieto alla circolazione non si applica per i soli veicoli alimentati a GPL, metano, ibridi, ma anche euro 6. Il LI.SI.PO. Le chiede: come mai taluni veicoli a motore (euro 6) non subiscano limitazioni alla circolazione, e ciò in considerazione che il provvedimento è sicuramente volto a ridurre il PM10. A tal riguardo si evidenzia che anche i veicoli euro 6 determinano emissione del PM10 e si sottolinea che, stando alle normative vigenti, per veicoli con omologazione inferiore viene effettuata periodica revisione con annesso controllo dei fumi. Perché non poter circolare quando il periodico controllo dei fumi risulta regolare. In considerazione di quanto sopra, sorge spontaneo un dubbio: l’ordinanza di cui trattasi è in armonia con il dettato dei principi costituzionali? Dal centro urbano della Città di Avellino, inoltre, partono centinaia di autobus alimentati a gasolio con corse A/R provinciali, regionali e fuori Regione. A tal riguardo il Libero Sindacato Polizia chiede che venga fatta chiarezza da chi preposto e se i predetti veicoli rispondono a tutte le prescrizioni ANTISMOG,tenuto conto dell’anno di immatricolazione ed omologazione degli stessi nonché delle emissioni di PM10 che rilasciano nell’aria. Infine Il LI.SI.PO. chiede che l’ordinanza in questione venga sostituita con un nuovo provvedimento che tenga conto delle necessità di tutti i cittadini che per svariati motivi già vivono situazioni di disagio”.

Traffico in piazza Kennedy
Libero Sindacato di Polizia, Lisipo

Infine Signor Ministro, un cittadino affetto da un “brutto” male, quindi bisognevole di continui controlli medici e cure, recatosi presso taluni uffici comunali per richiedere l’autorizzazione in deroga all’ordinanza, con sommo stupore apprendeva enormi difficoltà burocratiche e lungaggini non quantificabili per il rilascio dell’eventuale autorizzazione, tanto che il predetto cittadino si vedeva costretto a rinunciare alla richiesta e con profonda amarezza si ritirava presso la propria abitazione. A questo punto sorge spontaneo chiedersi se per un caso medico così grave, tra l’altro documentato da una struttura sanitaria che per la specificità della patologia è il fiore all’occhiello dell’Italia, si pretenda per caso il verificarsi di un “miracolo”…? Forse a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) lor signori dimenticano che il tempo per chi è affetto da queste patologie è FATALE !!!
Confidando in un cortese riscontro con l’occasione si inviano i più distinti saluti.

(*): il Segretario Generale del Lisipo – Libero Sindacato di Polizia


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