Sfida a 5 Stelle sull’Eliseo, Bonisoli ad Avellino: intesa con Giffoni experience per i docufilm

Conferenza stampa del Ministro dei Beni Culturali nel capoluogo al termine di un breve tour irpino iniziato in Valle Ufita. Entusiasta il direttore e fondatore del Festival del cinema giovanile Claudio Gubitosi, che ha pubblicamente elogiato i promotori del festival del Laceno d'Oro. Presente all'iniziativa anche il Sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia.

Ad Avellino il Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli rilancia come cinema e polo degli audiovisivi l’Eliseo di Via Roma, che l’allora amministrazione Di Nunno intitolò centro di cultura cinematografica Camillo Marino. E proprio nel solco di quella intuizione, oggi il Ministro penstastellato si propone di ripristinare la vocazione che nel dopoguerra l’ex sede della gioventù del Littorio acquisì per merito di Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio: la casa di un cinema capace di raccontare la verità del nostro tempo attraverso il Festival del neorealismo, lanciato con il sostegno morale di Piepaolo Pasolini.

Presente il direttore e fondatore di un altro festival importante cinematografico della Campania, quello di Giffoni, Claudio Gubitosi, Bonisoli ha proposto un protocollo d’intesa al Comune di Avellino e a Giffoni Experience, per la nascita di un polo per la produzione e la diffusione degli audiovisivi all’interno di una rete regionale e nazionale del cinema, nella quale Giffoni Experience ha già una parte rilevante. Ai lavori era presente il Sottosegretario di Stato Carlo Sibili,a il candidato sindaco di Avellino Ferdinando Picariello e i componenti della lista a sostegno della lista presentata dai 5 Stelle.

L’ex cinema Eliseo di Avellino, proprietà della Regione Campania, ma restaurato dal Comune di Avellino, che lo ha in comodato

“Oggi c’è bisogno di declinare cosa è la cultura e a cosa serve: per alcuni è statica, invece a mio avviso consente di costruire una immagine, una identità, la rappresentazione di sè e della comunicabilità di un territorio, tale da rendere riconoscibile un luogo all’esterno indipendentemente dalla collocazione geografica” ha annunciato il Ministro alla stampa. “La cultura può avere ricadute economiche sul territorio, e può offrire concrete opportunità di lavoro a chi fa fatica a trovarne uno. Per fare questo però, bisogna allargare l’orizzonte di quello che intendiamo per economia” sottolinea, valorizzando l’esperienza di Giffoni, che ha investito su una idea e non su un ritorno economico immediato.

L’ex cinema Eliseo di Avellino e la piazza ricavata durante il restauro dell’edificio monumentale progettato dall’architetto Del Debbio. Quest’area in precedenza ospitava un campo polivalente adattato per il tennis. Durante i giorni della liberazione i ragazzini di viale Italia imparavano qui a giocare a baseball dai soldati americani di stanza ad Avellino

“I tempi sono maturi per ragionare in termini più evoluti sulla produzione cinematografica” ha spiegato Bonisoli, argomentando che si tratta di un settore in continua evoluzione e che rispetto al passato ha compiuto passi da gigante. E’ già cambiata la durata, le modalità con cui vengono trasmessi i contenuti, e la domanda del pubblico. “Dalla televisione al cinema  parliamo di una domanda di divulgazione sofisticata: è per questo che dobbiamo mettere in piedi un progetto nuovo e innovativo per questa città che parte da un luogo simbolico legato alla cinematografia”.

Di qui le proposte e i suggerimenti lanciati dal Ministro alla compagine della lista candidata a supporto di Ferdinando Picariello: “Bisogna avere la capacità di vedere quello che non c’è e suggerisco di dividere lo spazio fra cose intensive, innovative e dinamiche. Inoltre, è bene dare la possibilità a persone e gruppi o aziende di partecipare a lungo per consolidare il progetto, e renderlo presente in una maniera stabile nella comunità. Giffoni è la misura da prendere in considerazione”. E poi ancora. “E’ importante assumersi dei rischi: prendiamo una posizione e aspettiamo di verificare cosa riusciamo a realizzare in un dato lasso di tempo. Il parametro di valutazione di un percorso non può essere quello dei rischi, e le idee vengono prima delle risorse. Alcune regioni d’Italia sono abituate a rovesciare il paradigma e a volere prima le risorse, non è questo il caso e ritengo che il Meridione e il Sud meritino importanza. Ho visto che in molte realtà i fondi non sono stati spesi perchè mancano le idee a fare da collante alla progettazione. Credo che il Mezzogiorno possa recuperare autostima, e sarà contento che i flussi migratori saranno nei due sensi, non solo da Avellino a Milano ma anche da Milano ad Avellino”.

Claudio Gubitosi, direttore e fondatore di Giffoni Experience

Il direttore di Giffoni Experience, ha sottolineato l’intenzione di coinvolgere Avellino in un progetto culturale di ampio respiro legato alla produzione di documentari, sottolineando un elenco di caratteristiche utili alla valorizzazione dell’industria culturale. “Sono stato più volte ad Avellino per progettare qualcosa insieme, che noi consideriamo il prolungamento del nostro territorio” ha annunciato Gubitosi. “Ho ringraziato subito Binisoli per la richiesta avanzata al Giffoni, e noi consideriamo un dovere da parte di Giffoni intervenire, nell’ottica della cooperazione, progettazione e rete. Oggi Giffoni è in 32 nazioni, a breve incontreremo il sindaco di Tokyo e stipuleremo un protocollo d’intesa con il Canada”. Tutte le grandi esperienze hanno una evoluzione: nel 2009 Giffoni ha cancellato parola Festival dal brand conosciuto in tutto il mondo, oggi si chiama Giffoni Experience, e nel 2020 si chiamerà Ppportunity.

“La voglia di crescere c’è: io amo questo territorio e lo sento mio perchè ho un pò di sangue avellinese. Qui ci sono tante realtà, storie di cultura religiosa, è il cuore verde della regione, ed è un’area riconosciuta in tutto il mondo per la qualità e la bellezza dei suoi vini, per il Fiano di Avellino e il Taurasi. Abbiamo una realtà provinciale fatta di tanti piccoli centri storici, e storie fantastiche. Abbiamo un progetto in testa che riguarda la storia di Gesualdo, di grande fascino. Inoltre, qui è nata la storia del neorealismo, al Lago Laceno, e c’è una grande realtà che è il conservatorio musicale, che si lega al bisogno anche di colonne sonore: tutto è congeniale alla capacità di fare rete che non può decollare senza un sistema regionale e nazionale”.

Il Ministro Alberto Bonisoli con il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Ferdinando Picariello duranteil breve tour della città di Avellino
Il Ministro Alberto Bonisoli nel cuore del centro storico di Avellino, nei pressi della Torre dell’orologio

Il percorso è tutto da studiare. Spazi e contenuti devono avere una risposta, così come una idea deve avere almeno cinque anni di vita, con un piano industriale e un obiettivo preciso. “Mi rivolgo ai giovani di Avellino che sono nelle università e piangono per mancanza di futuro, o che hanno il desiderio di andare via. Questo è il momento opportuno di entrare nella multimedialità, e lavorare sulla diversificazione di questo progetto, iniziare a pensare a una produzione seriale di documentale. Avellino è il luogo giusto per produrre, ci vuole qualcuno che inizia. Il Comune farà la sua parte. Ci sono le spalle coperte: Giffoni farà la sua parte e il nostro slogan ‘ciò che inizia qui migliora il mondo’ è universale”.

Il Ministro Alberto Bonisoli e il candidato sindaco di Avellino Ferdinando Picariello nei pressi dell’ex seminario, oggi area archeologica

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