Vaccinazioni in Irpinia, l’Asl Avellino: adesioni oltre le aspettative

I dati forniti dall'Azienda Sanitaria Locale: contro l'influenza in Irpinia raggiunto il 63,71%. Record per il Distretto di Baiano (76,82%). Soddisfazione espressa «per il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), registrata nel primo trimestre del 2019: copertura del 85,86%»

Le vaccinazioni in Irpinia hanno raggiunto percentuali oltre le aspettative fa sapere l’Asl di Avellino, che ha diffuso i dati. L’Azienda Sanitaria guidata da Maria Morgante ha espresso «grande soddisfazione per i risultati raggiunti con la Campagna vaccinale antinfluenzale 2018/2019, che ha permesso di ottenere una copertura media del 63,71% a livello provinciale, con punte del 76,82% nel Distretto sanitario di Baiano», si legge nel comunicato diffuso dalla Direzione Generale di via degli Imbimbo. Secondo i dati elaborati dall’Azienda Sanitaria Locale «sono 58.021 gli anziani over 65 vaccinati, su 91.68 residenti, e 80.715 le dosi somministrate complessivamente  tra over 65 e categorie a rischio (malati cronici, operatori sanitari, ecc.)».

La manager dell’Asl Avellino, Maria Morgante

Scorrendo le cifre, «ottimi risultati si registrano anche riguardo le vaccinazioni in età pediatrica, con una copertura a 24 mesi per il ciclo base esavalente (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) pari al 94,53%, registrata nel primo trimestre del 2019, e una copertura del 85,86%, per il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), registrata nel primo trimestre del 2019».

La Direzione Generale spiega così le ragioni di questa risposta della comunità locale: «L’adesione convinta di tutti i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e la maggiore consapevolezza raggiunta dalla popolazione sull’importanza delle vaccinazioni, quali fondamentale strumento di prevenzione, hanno permesso in questi ultimi anni di aumentare la copertura vaccinale sul territorio provinciale, rendendo l’Asl di Avellino tra le aziende sanitarie più virtuose della Campania». Ora, «sulla scorta dei dati eccellenti, derivanti dalla percentuale di adesione della popolazione, ci si attende anche per il futuro, un risultato positivo sia per il minor numero di casi di pazienti colpiti da patologie, che per il minor numero di complicanze».


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