Il Raccordo di Avellino diventa autostrada ed entra nella A2 SA-RC. Arriva il commissario. Lo scenario

SI RIDISEGNERANNO GLI SVINCOLI DI ATRIPALDA, LA SS7, LA 7BIS E L'INNESTO SU AVELLINO EST. Dal marzo 2018 è già finanziato il primo lotto dell'opera da Salerno Fratte a Mercato San Severino. Il secondo lotto prevede la trasformazione fino al capoluogo, con una revisione della intera viabilità che attraversa Pianodardine

Il Raccordo autostradale Avellino – Salerno sarà assorbito dall’Autostrada del Mediterraneo, la A2 Salerno Reggio Calabria. Diventerà autostrada A2 Avellino Salerno Reggio Calabria. Il progetto risulta finanziato dal marzo del 2018, quando il Capo di Gabinetto del Ministero, allora sotto la responsabilità di Graziano Delrio, sollecitò il 16 di quel mese per il progetto l’iscrizione all’ordine del giorno del Cipe. Toccherà ad un Commissario ad Acta provvedere alla realizzazione dell’opera, per la quale è stato approvato il progetto preliminare relativamente al primo dei due stralci, compreso da Mercato San Severino allo svincolo di Salerno Fratte. La nuova formulazione del programma dispone di una copertura solo per la prima parte dell’investimento, 232 milioni e 352mila euro (€ 232.352.140,82). Le risorse sono Cdp per il 48 per cento e FSC 2014-20 per la parte restante. Il Commissario che l’attuale Governo sceglierà dovrà portare la progettazione preliminare per il primo lotto (articolato pare in due stralci tra Fratte e Baronissi e tra Baronissi e Mercato San Severino) alla definitiva, quindi affidare l’appalto integrato con la realizzazione, ma dovrà anche ottenere le risorse per il collegamento tra Mercato San Severino e Avellino Est, attraverso lo snodo di Avellino – Atripalda che, presumibilmente, dovrà essere ridisegnato con le caratteristiche autostradali, diverse da quelle attuali compatibili con una strada statale limitata. L’intera Variante, quella dove oggi c’è un limite di velocità a 70 chilometri all’ora con il controverso autovelox installato dal Comune di Atripalda, dovrà essere completamente ridisegnata, atteso il collegamento diretto tra l’attuale Raccordo e Avellino Est.


PRIMO STRALCIO MERCATO SAN SEVERINO – SVINCOLO DI SALERNO FRATTE | Scarica il quadro economico in formato pdf


L’ATTUALE RACCORDO CLASSIFICATO DAL 2001 “RA 2”

SECONDA AUTOSTRADA PER AVELLINO. L’intero progetto va ben oltre la mera messa in sicurezza, di cui si è parlato per decenni. Il programma promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra il 2017 e il 2018, peraltro inserito all’interno del “Patto per la Campania” siglato dal Premier Matteo Renzi e dal Governatore Vincenzo De Luca nell’aprile del 2016, prevede il “Conferimento di caratteristiche autostradali al Raccordo Salerno-Avellino, compreso l’adeguamento della SS7 e 7BIS fino allo svincolo di Avellino Est dell’Autostrada A16”. In sostanza, il progetto realizza il collegamento diretto tra le due grandi autostrade del Mezzogiorno, la Salerno-Reggio Calabria e la Napoli-Bari attraverso lo snodo di Avellino Est, grazie al braccio di collegamento rappresentato dal nuovo Raccordo. I due assi riammagliano l’A30 Salerno – Caserta, di fatto garantendo una capillarità straordinaria in Campania, anche tenendo presente lo svincolo di Castel del Lago per Benevento sull’A16 tra Avellino Est e Grottaminarda.

LA LIONI GROTTAMINARDA SI È FERMATA QUA
Le recinzioni per il cantiere previsto per ultimo tratto della Lioni Grottaminarda: da Sant’Angelo dei Lombardi la strada dove ricongiungersi con Lioni e lo svincolo per Contursi

LA CONNESSIONE “INDUSTRIALE” CON LA CONTURSI TERMOLI (ATTRAVERSO LA SSV LIONI GROTTAMINARDA). La trasformazione in autostrada del Raccordo Avellino Salerno rende ancora più cruciale lo sblocco della Strada a Scorrimento Veloce Lioni Grottaminarda, che attraverso le collegate SS7 e 7BIS consente di riconnettere strategicamente l’intero sistema delle aree interne attraverso Alta Irpinia e Valle Ufita. Le istituzioni locali, le deputazioni e le rappresentanze delle forze sociali a questo punto non potranno che dedicarsi ogni giorno alla sorveglianza sui tempi delle infrastrutture oggi sul tappeto, per le potenzialità che esse sviluppano per un territorio oggi pronto ad aprirsi alla competizione commerciale ed economica globale.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante l’incontro con i Presidenti di Regione del 15 marzo scorso sul decreto “sblocca cantieri”. Nella foto anche Luigi Di Maio e Danilo Toninelli

I TEMPI PER LA STAZIONE APPALTANTE. L’Anas aveva già trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la propria richiesta di inserimento tra le opere da finanziare e commissariare ai sensi de previsto decreto “Sblocca Cantieri” anche la trasformazione del Raccordo all’inizio di quest’anno. Tuttavia, l’incertezza che ha accompagnato fino all’ultimo la realizzazione del decreto aveva messo in dubbio la stessa presenza del progetto all’interno dell’elenco delle opere da sbloccare. Ora però, superato il nodo dell’inserimento nella lista degli obiettivi prioritari, il problema sono i tempi. Le dichiarazioni del Ministro Danilo Toninelli pubblica dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” lo scorso 8 maggio non lasciano margini all’ottimismo. «Posso dire che pochi giorni dopo la conversione in legge» del decreto Sblocca Cantieri «sarò in grado di presentare al Presidente del Consiglio i molti decreti per la nomina dei commissari». Nell’affermare che gli obiettivi sono quelli inseriti nell’elenco compilato dall’Anas (che ha incluso il Raccordo Salerno Avellino) e la Rfi, Toninelli ha di fatto confermato che l’opera potrà essere sbloccata, ma la tempistica a questo punto non è certo immediata. Riservarsi di inviare l’elenco dei nomi dopo l’avvenuta conversione di un decreto su cui potrebbe anche essere messa la fiducia, significa rinviare l’intera partita all’estate.

Un tratto della Autostrada A16 Napoli-Canosa-Bari nei pressi dello svincolo di Avellino Est, futuro snodo diretto per la autostrada del Mediterraneo A2 Salerno Reggio Calabria

AVELLINO CENTRO DELLE AREE INTERNE DEL MEZZOGIORNO. Tra Napoli e le Puglie sull’asse Ovest Est, tra Roma e la Calabria tra Nord e Sud, Avellino nel sistema dei collegamenti strategici italiani è il baricentro. l’alta capacità e l’alta velocità a livello ferroviario intorno, l’intera rete autostradale in connessione diretta, con raccordi interconnessi importanti quali la Ofantina bis-leoni Grottaminarda, oggi impongono alla futura amministrazione comunale di Avellino una responsabilità senza precedenti in un’Irpinia dove anche Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi-Lioni dovranno ripensare il proprio profilo urbanistico. Al di là dei ritardi accumulati dal governo su questi obiettivi nell’ultimo anno, gli amministratori locali devono progettare guardando al futuro che compete a chi ottiene dall’elettorato mandati quinquennali rinnovabili almeno una volta. I flussi di veicoli, di merci, di viaggiatori e saperi, che giungeranno nel capoluogo attraverso queste straordinarie infrastrutture dovrà essere governato ripensando a partire dagli standard una città che già solo per convenzione oggi risulta (sotto)dimensionata a 56mila abitanti. Se il sistema urbano effettivo si estende ben oltre, ormai conurbato oltre gli ottantamila, tutte queste nuove viabilità su gomma e ferro richiederanno una nuova visione urbanistica, salvo rendere ingestibili i fenomeni dell’inquinamento e della logistica urbana.


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