Lioni Grottaminarda, D’Ambrosio: il Governo ha fatto il danno, la Regione deve rimediare. Ma senza di me

L'ex commissario esclude di tornare a occuparsi dei cantieri senza la sua struttura. Intanto 200 lavoratori licenziati nelle scorse settimane sperano nel reintegro. Decine di imprese sub appaltatrici e i fornitori avanzano crediti per svariati milioni di euro pronti a battere cassa

“Leggo dai giornali dell’ipotesi di una mia nomina alla guida della cabina di regia regionale per guidare i lavori della Lioni Grottaminarda: ma non sono una persona, sono una struttura che – in caso di pubblicazione del decreto – passerebbe alla Regione. Un mio coinvolgimento sarebbe paradossale”.

Così l’ex commissario di Governo Filippo D’Ambrosio, che chiarisce la sua posizione rispetto alle voci circolate nei giorni precedenti su un suo possibile reintegro alla guida dell’Unità di Missione.

Alla vigilia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Sblocca cantieri, tra le maestranze e le imprese la tensione è altissima. Non stupiscono le voci che addirittura il Capo dello Stato sarebbe irritato dai ritardi nella pubblicazione della norma.

Attendono con infinita pazienza il trasferimento della titolarità dell’opera alla Regione Campania, tra gli altri, 200 lavoratori già licenziati nelle scorse settimane, decine di imprese sub appaltatrici e fornitori, che attendono una convocazione dalla struttura guidata da Luca Cascone, presidente della Commissione Viabilità e Trasporti.

Uno dei ponti già realizzati e collaudati lungo la SSV LIoni Grottaminartda. Lo scatto si riferisce ad un viadotto completato nel territorio di Grottaminarda

“Seguo con interesse l’evolversi della vicenda, ma trovo incomprensibile che chi è stato rimosso dallo Stato venga poi reintegrato da qualcun altro. Non credo che funzionerebbe mai l’ipotesi di questo tipo, anche perchè non sono solo e non sono stato solo a svolgere questo lavoro, ma avevo una struttura consolidata con me, che poi è stata la cifra del successo, e della celerità dell’opera” continua. “In questi anni ho saputo creare un gruppo di funzionari pubblici, ridotto, che si è dedicato in maniera totale all’opera strategica”.

E poi l’affondo alla politica del Governo Giallo- Verde. “Chi ieri ha affossato una strada oggi si dichiara il salvatore di un cantiere che era già sbloccato”. Non solo. “E’ impensabile tagliare qualcuno senza immaginare un sostituto. Ma io non reclamo nulla: posso solo evidenziare che la perdita di tempo procurata ha danneggiato cittadini e imprese. Sono stati licenziati 200 lavoratori”.

L’atteso passaggio formale della titolarità dell’opera dal Ministero per le Infrastrutture alla Regione Campania implica l’attivazione di una struttura che assuma il controllo della macchina e che ne conosca limiti e potenzialità. Ergo: la Regione diventa stazione appaltante e anche committente, con l’assunzione delle funzioni di amministrazione e aggiudicazione, che precedentemente il commissario ad acta svolgeva su delega del Governo.

I due volti della SSV Lioni Grottaminarda: il tratto già realizzato finisce nel cantiere vuoto, nei pressi di Grottaminarda, dove la arteria è già a buon punto

“La Regione Campania si organizzerà al meglio” ribatte D’Ambrosio. “Perchè ha la responsabilità del territorio e ha il denaro, quindi ha tutto l’interesse che venga speso bene. La bozza del decreto che circola in questi giorni parla inoltre di un comitato di controllo: Mise e Mit eserciterebbero la funzione di vigilanza a titolo gratuito, ma l’articolo 36 della Costituzione dice che il compenso economico è un obbligo; senza contare che già l’Anac e il Parlamento svolgono funzioni di controllo”.

La sospensione di quattro mesi del cantiere intanto, hanno già fatto lievitare i costi dell’opera, grazie ai contenziosi aperti dai lavoratori, dalle imprese sub appaltatrici e dai fornitori. “La Regione si troverà a gestire le strade e i rapporti contrattuali, e sarebbe certamente utile avere qualcuno che abbia contezza della materia” sottolinea l’ex commissario.

“Tutto questo poteva essere evitato: mi sarei aspettato un reintegro di 15 giorni per le istruttorie delle fatture e per liquidare i sal, ma non è avvenuto. Avrei accettato di farlo nell’interesse pubblico, e a qualunque ruolo. Oggi io rappresento una struttura, che sarà senza dubbio sostituita da un nucleo di funzionari regionali. Certo non posso fare il consulente esterno- come ha immaginato qualcuno in Irpinia- anche se so bene che non sarà facile andare a prendere tutte le carte. Ma senza tutte le pedine non posso giocare a dama” conclude.


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