Festa della Polizia ad Avellino, reati in calo in Irpinia ma cresce la delinquenza giovanile

Celebrato il 167esimo anniversario dalla nascita della Polizia di Stato con un concerto e il consueto bilancio sui reati dell'anno precedente. Migliora la situazione generale, ma aumentano omicidi e usura, oltre allo spaccio della droga. Il Questore Botte: collaborazione con i cittadini miglior difesa contro le infiltrazioni della criminalità organizzata

Diminuiscono i reati in provincia di Avellino, ma aumentano quelli più pericolosi come omicidio, usura e spaccio della droga. Ma il vero allarme riguarda l’aumento della deliquenza giovanile, con un aumento dei minori denunciati.

Per il 167esimo anniversario dalla nascita della Polizia ad Avellino il Questore Luigi Botte ha tracciato un bilancio sui reati commessi nel 2018 e le attività della Polizia nelle opere di prevenzione e repressione. La Festa è stata celebrata nell’Auditorium del Conservatorio Cimarosa di Avellino con un concerto speciale del soprano Marilena Ruta e del pianista Antonio Gomena, accompagnati dal Cimarosa Saxophone Quartet.

Il Prefetto di Avellino Maria Tirone

Accanto al Questore Luigi Botte e il Prefetto Maria Tirone, c’erano il Procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, il Comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Cagnazzo, il commissario del Comune di Avellino Giuseppe Priolo, il comandante dei Vigili del Fuoco Rosa D’Eliseo e tutte le altre autorità cittadine e provinciali. Durante la manifestazione sono stati premiati gli agenti che si sono distinti nelle operazioni di Polizia nell’ultimo biennio, con riferimento al contrasto allo spaccio della droga e nella scoperta di una truffa su buoni postali, nell’ambito di una operazione condotta in sinergia con la Guardia di Finanza.

La Questura di Avellino

REATI IN CALO, LE CIFRE IN IRPINIA NEL 2018. Reati commessi in Irpinia in calo del 5 per cento sul piano generale nel 2018, ma in aumento nei settori informatici e dell’estorsione. Cresce il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stato sottolineato. Se diminuisce il numero di reati non cala la tensione e l’attenzione, ha affermato il Questore Luigi Botte, che ha rinnovato la necessità di una sempre maggiore collaborazione tra le forze di polizia e la cittadinanza, superando il rischio di una connivenza che aiuta le infiltrazioni malavitose. Il territorio resta esposto a questo pericolo, ha spiegato Botte, con riferimento ai segnali che giungono dal Vallo di Lauro e non solo. Tuttavia la Polizia ritiene riduttivo pensare che soltanto nelle zone tradizionalmente più esposte al rischio criminale si debba tenere alta la guardia. Si guarda all’intero territorio di competenza, perché il pericolo è manifesto ovunque. Per questo la presenza della Polizia tra la gente rappresenta un modo per far sentire la presenza dello Stato nelle strade, sui territori, accanto a chi vede in pericolo i propri diritti. Per il Questore, è vitale che le forze sane della città e della provincia non voltino lo sguardo altrove di fronte alla sopraffazione ma anche ad atti di piccola illegalità diffusa.

USURA E OMICIDI PREOCCUPANO. I fenomeni che preoccupano di più sono, oltre il già citato spaccio di droga, aumentato del 32,61 per cento, sono gli omicidi e l’usura (in aumento del 200 per cento), ma anche le estorsioni e le lesioni dolose, salite del 10 per cento. Scendono i furti, le rapine, la ricettazione, così, come le violenze sessuali, il tentato omicidio, lo sfruttamento della prostituzione e la pedopornografia.

CALANO I PERMESSI DI SOGGIORNO RILASCIATI. Sono 864 le persone denunciate o arrestate nel 2018, con un aumento netto che sfiora l’11 per cento. Ma se si isola il dato ai minori, l’incremento nel 2018 è del 176 per cento. Aumentano i reati commessi da cittadini stranieri, ma sotto la media. Dimunuiti del 45 per cento i permessi di soggiorno rilasciati, i decreti di espulsione e anche le richieste di protezione internazionale, mentre sono aumentate del 130 per cento le richieste di asilo per motivi umanitari. Da segnalare un calo degli incidenti stradali, delle patenti ritirate e dei sequestri amministrativi.



IL DISCORSO DEL CAPO DELLO STATO

L’INTERVENTO DEL MINISTRO DELL’INTERNO

 

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