Autovelox a Parolise, il Lisipo: prevenzione. No repressione

Il Libero Sindacato di Polizia interviene sulle polemiche scatenate dall'installazione di un rilevatore di velocità nel tratto imposto dalla deviazione obbligatoria sulla Ofantina bis. Chiede di attenersi alle norme stabilite dal precedente Ministro dell'Interno Minniti: necessaria la presenza di agenti e l'automobilista deve sapere che sono in atto controlli elettronici

Sull’installazione di un autovelox a Parolise interviene il Libero Sindacato di Polizia, ricordando le disposizioni ministeriali in materia di sicurezza stradale.

«Recentemente a Parolise, lungo il percorso alternativo all’Ofantina, è stato istallato un Autovelox per il rilevamento della velocità e, non sono mancate le polemiche», premette. il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia, LI.SI.PO, Antonio de Lieto.

Libero Sindacato di Polizia, Lisipo

«La tematica è stata regolamentata da una circolare fortemente voluta dall’allora Ministro dell’Interno Minniti: una circolare importante chiara, che non può dar luogo ad interpretazioni soggettive o umorali. Per la prima volta si stabilisce il principio che le regole per il rilevamento della velocità devono essere chiare ed il concetto di ‘prevenzione’, viene posto alla base dello stesso utilizzo della strumentazione atta a rilevare l’infrazione in materia di velocità», scrive De Lieto.

«Molte volte forse, si è privilegiato la repressione e non la prevenzione, automobilisti da ‘sanzionare’. Certo, nulla di illegale, ma mettere nelle condizioni l’automobilista di sapere chiaramente che è in atto un rilevamento della velocità e la visibile presenza di operatori di Polizia in attività di rilevamento, rinsalda un patto non scritto, fra operatori di Polizia e cittadino-utente». Soprattutto negli ultimi tempi, ha proseguito il segretario generale del Lisipo, «è invalso l’uso, anche in taluni comuni piccoli di installare apparecchi autovelox anche in numero considerevoli tanto da lasciare perplessi, sulla possibilità pratica di garantire la presenza di operatori di Polizia locale in uniforme, o dell’autoveicolo di servizio».

Di qui il monito: «Le insidie della strada sono tante, come tanti sono i reati che si verificano sulle strade e la presenza di pattuglie preposte alla vigilanza stradale, Vigili Urbani compresi, deve essere sempre più capillare, privilegiando la prevenzione e non la repressione a tutti costi».


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