Biodigestore, già trasferiti i primi fondi a Chianche. Sindaci in stallo

La riunione dell'Ato Rifiuti di Avellino con i sindaci dell'areale del Greco di Tufo Docg e il sindaco di Chianche.

La Regione Campania trasferisce il 10 per cento dell’investimento complessivo dell’impianto di compostaggio nelle casse del Comune di Chianche, e il sindaco Grillo vince il primo grado di giudizio davanti al Tar, nella causa intentata dai sindaci e dal Comitato di tutela del Greco di Tufo ‘no al biodigestore’. Ma i sindaci, di Petruro, Tufo e Altavilla, unitamente al comitato di tutela dell’areale del Docg e guidati dal sindaco Vanni, si oppongono presentando un ricorso al Consiglio di Stato per fermare i lavori.

Questo il tema della riunione di ieri all’Ato Rifiuti di Avellino, che ha impegnato il tavolo ‘politico’ fino a tardi. Il presidente dell’ente Valentino Tropeano, come già preannunciato da qualche settimana, ha promosso un incontro fra il sindaco di Chianche e gli amministratori dell’areale del Greco, titolati a rappresentare anche il Comitato civico impegnato nella difesa del territorio. “Sotto il profilo decisionale non ci sono novità, ma l’incontro è servito ad aprire un dialogo, che è già un passo in avanti” spiega Stefano Farina, sindaco di Teora e membro del Consiglio dell’Ato.

Oltre ad evidenziare gli aspetti positivi del progetto redatto dal Comune di Chianche, il sindaco Grillo ha posto ai presenti una questione di carattere amministrativo- finanziaria: il Comune di Chianche ha candidato un progetto, la Regione lo ha approvato e ad oggi ha trasferito già il 10 per cento dell’investimento totale del costo dell’impianto nelle casse comunali. Il sindaco Grillo ora ha la responsabilità dei soldi in cassa, e pur avendo manifestato una certa distensione nel dialogo, chiede il sostegno “per essre liberato da una condizione burocratico- finanziaria che, se non risolta, potrebbe sollevare l’intervento della Corte dei Conti”.

La Regione dal canto suo, frena i trasferimenti e conferma la volontà politica di non ingerenza negli equilibri territoriali. Non volendo agire d’imperio, la cabina di regia regionale delega i rappresentanti istituzionali territoriali a formulare una proposta condivisibile e accettabile. L’Ato Rifiuti intanto, conferma l’impegno a garantire il dialogo costante teso all’individuazione di una soluzione. Nei prossimi giorni è attesa una nuova convocazione a Collina Liguorini.

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