Monteverde borgo più accessibile d’Europa. Premiato con l’Access City Award 2019

L'annuncio della Presidente del Consiglio regionale D'Amelio: "Il futuro delle aree interne è nell'accoglienza". L'opera di trasformazione digitale del Comune è stata realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici)

Monteverde è stato dichiarato «Borgo più accessibile d’Europa». Il Comune altirpino è stato premiato con l’Access City Award 2019. Ad annunciarlo è stata Marianne Thyssen, Commissario europeo per l’occupazione, Affari sociali, Abilità e Mobilità del lavoro. La cerimonia di premiazione si terrà a Bruxelles il 4 dicembre 2018. Una soddisfazione particolare per il Sindaco Franco Ricciardi, che sta puntando da anni sulla trasformazione di questo incantevole borgo medievale in un centro urbano ad elevata digitalizzazione, un paese smart (leggi i particolari). Si tratta di un successo senza precedenti per un’amministrazione comunale del Mezzogiorno, Premiati gli sforzi di Franco Ricciardi che ha lavorato alla stesura del complesso programma di costruzione del borgo accessibile spalla a spalla con il numero due dell’amministrazione Antonio Vella.

Franco Ricciardi, sindaco di Monteverde

L’idea progettuale candidata dal Comune, prevede la costruzione di un borgo “smart” per ipovedenti, che gode del valore aggiunto del prestigioso riconoscimento già incassato come uno dei Borghi più belli d’Italia. Il riconoscimento assegnato da Bruxelles ribalta la piramide e la sorte del piccolo comune ubicato nella zona di cerniera con la Puglia e la Basilicata e accende i riflettori sulla costruzione dell’offerta turistica e della politica di valorizzazione delle aree interne della Campania.

«BORGO ACCESSIBILE AL 100% CON HOTEL DA 34 CAMERE, RISTORANTE E SERVIZI UNIVERSALI». L’iniziativa del Comune di Monteverde è stata realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici – per informazioni visita il sito), «è stata pensata per trasformare un borgo medievale nell’interno della Campania, tra Irpinia, Puglia e Basilicata, in un moderno paese accessibile, perfettamente fruibile dalle persone con difficoltà motorie, uditive e visive», fa sapere Confcooperative. «A tale scopo, sono stati realizzati 3,5 km di itinerari tattilo/plantari (loges-vettel-evolution), che permettono ai disabili di visitare il borgo grazie all’utilizzo del bastone bianco. Il percorso tattile/plantare realizzato collega una struttura ricettiva (in fase di realizzazione) per diversamente abili con 34 camere, sala ristorazione, reception e spazi ludici/ricreativi). L’intero percorso è fornito di 8000 punti di informazione che, attraverso un sistema con fibra ottica e di lettura wireless». Il programma è innovativo non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche sotto il profilo della progettazione e gestione. Lo spiega il presidente di “Confcooperative Habitat Campania”, Antonio Gesummaria: “Abbiamo elaborato una convenzione con l’amministrazione di Monteverde per individuare e sperimentare un modello innovativo di gestione dell’accessibilità».

LA SODDISFAZIONE DELLA PRESIDENTE D’AMELIO. «Il futuro delle aree interne è nell’accoglienza», ha commentato la Presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio, apprendendo la notizia. «Sono molto soddisfatta per la vittoria del Premio per la città dell’accessibilità da parte del Comune di Monteverde in Alta Irpinia, nell’anno europeo del patrimonio culturale», ha commentato D’Amelio.  «Abbiamo fortemente sostenuto il lavoro fatto in questi anni dall’amministrazione comunale di Monteverde per la realizzazione di una comunità accessibile ai disabili, con particolare riguardo ai ciechi e agli ipovedenti, attraverso una rete di 5 km di percorsi per la fruizione dei beni culturali – continua la presidente. – Recentemente lo abbiamo fatto anche attraverso il Garante regionale per la Disabilità. Il primo premio conquistato oggi è la testimonianza che nei piccoli Comuni delle aree interne si possono mettere in campo progetti innovativi e che il futuro di questi luoghi sta proprio nella capacità di accoglienza di nicchie di visitatori e turisti».


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