Busitalia

«Ci sono i soldi in cassa, ora la IIA deve pagare i lavoratori». Così il sindacato chiede all’Azienda di corrispondere la mensilità di ottobre agli operai e addetti della Industria Italiana Autobus, che attendono mercoledì 21 novembre la decisione conclusiva degli azionisti sul futuro.

Nel frattempo una delegazione di operai e sindacalisti raggiungerà la Terra dei Fuochi per incontrare il Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, atteso a Caserta con mezzo Consiglio dei Ministri. Con il Premier Giuseppe Conte firmeranno il protocollo d’intesa per le misure straordinarie a protezione degli impianti dei rifiuti, minacciati da presunti attentati criminali. Da Flumeri i lavoratori della IIA contano di essere ascoltati a Caivano, durante il sopralluogo che i Ministri faranno prima della riunione in Prefettura.

Anche a Bologna questa mattina sono in programma incontri. Nella ex Bredamenarinibus Maurizio Landini ex segretario generale della Fiom Cgil parlerà e ascolterà. Ad attenderlo ci saranno le tute blu della ex Breda oggi IIA.

Il Governatore della Emilia Romagna, Stefano Bonaccini

Sarà una giornata densa di avvenimenti per la Industria Italiana Autobus, dove si attende il pagamento della mensilità rimasta in sospeso. La notizia dell’avvenuto versamento di 600mila euro alla IIA è stata fornita direttamente dalla Regione Emilia Romagna lo scorso 15 novembre ad alcune rappresentanze sindacali locali. «Noi certo non molliamo. Sia per tutelare i lavoratori e le loro famiglie, assicurando come promesso il pagamento degli stipendi, sia per costruire una prospettiva per una azienda che ha straordinarie potenzialità e competenze», ha affermato Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricevendo negli uffici della Giunta, a Bologna, una delegazione dei lavoratori dello stabilimento di Bologna di IIA, Industria italiana autobus (l’ex BredamenariniBus), dopo l’assemblea dei lavoratori stessi nello storico stabilimento bolognese di via San Donato.

Un autobus di linea della Tper

La Tper (“Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna”, società di trasporti pubblici nata nel febbraio 2012 dalla fusione dei rami-trasporto di ATC, azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara, e FER, società regionale ferroviaria) «ha pagato a IIA una fattura da 600mila euro in seguito a una fornitura di mezzi», aveva comunicato il Governatore emiliano alle rappresentanze presenti. «Sia chiaro, che dovranno servire per pagare gli stipendi ai lavoratori. E su questo vorremo garanzie precise dall’azienda, come ci hanno chiesto i lavoratori stessi e tutti i sindacati», ha precisato per iscritto Bonaccini, diffondendo un comunicato stampa circolato per tutto il fine settimana a Bologna.

Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio

I GOVERNATORI CHIEDONO CERTEZZE AL GOVERNO. Nel comunicare l’avvenuta immissione di liquidità nell’azienda, Bonaccini non ha risparmiato un affondo al Governo, che fino ad ora sulla vicenda dell’Industria Italiana Autobus ha goduto di molte vetrine mediatiche, ma finora con poca concretezza, spiegano spesso anche le organizzazioni sindacali irpine. «Ad oggi gli unici soldi entrati in Industria italiana autobus sono quelli usciti da questo territorio, dalla Regione attraverso le aziende di trasporto pubblico locale, come già era successo in precedenza con Start Romagna», sottolinea con orgoglio Stefano Bonaccini. «Da luglio, non un euro si è visto dai tanti capitani coraggiosi di cui abbiamo sentito parlare e nulla è ancora accaduto di quanto il Governo aveva assicurato», ha aggiunto, citando la data di luglio che corrisponde al primo incontro del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio in fabbrica. A questo punto, terminati gli incontri in sede regionale a Bologna e a Napoli, dove venerdì gli Assessori al Lavoro e alle Attività Produttive Sonia Palmeri e Antonio Marchiello hanno ricevuto le rappresentanze delle organizzazioni sindacali campane e avellinesi, si attende che la IIA paghi subito le spettanze agli operai e che il Ministero dello Sviluppo Economico fissi la data del nuovo incontro a Roma.

Gli assessori regionali Sonia Palmeri e Antonio Marchiello durante la riunione con le organizzazioni sindacali a Palazzo Santa Lucia

INCONTRO TRA MARTEDÌ E MERCOLEDÌ. «I due Governatori chiederanno al Vice-Premier Di Maio di passare alla fase finale della costruzione del polo pubblico e rilanciare il trasporto pubblico in Italia garantendo i livelli occupazionali di Bologna e Valle Ufita», aveva riferito in una nota il segretario della Fismic, la sigla dei Metalmeccanici Cisl, Giuseppe Zaolino, al termine della riunione a Palazzo Santa Lucia, dove si era recato con i delegati Giovanni Garofano e Gerardo Novino. «Il Governo ci convochi tutti e faccia l’ultimo sforzo su Ferrovie», perché «la soluzione positiva della vertenza I.I.A. potrebbe ridare credibilità a tutto il mondo politico e migliorare i rapporti sociali», aveva concluso. Per lo stesso Bonaccini il pagamento degli stipendi va assicurato dall’Azienda, mentre il confronto al Ministero dello Sviluppo economico non deve essere promosso per rispondere all’ultimatum lanciato dai soci uscenti, quanto «per arrivare in fretta alla definizione di una nuova governance dell’azienda, vista l’assoluta necessita di ricapitalizzazione della società». Stante la riunione già fissata del Cda e dell’Assemblea annunciata dalla IIA per il 21, il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico dovrebbe tenersi tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina.

«ORA SERVE UNA GOVERNANCE, BASTA IPOTESI». Visto dalle due Regioni sia Governo che Industria Italiana Autobus appaiono in questa fase poco concreti nella attuale conflittualità reciproca. «L’irresponsabilità deve finire», accantonando «il braccio di ferro in atto fra il Governo e l’attuale proprietà» che «produce da una parte la continua riproposizione di iniziative o ipotesi di soluzioni che a oggi non hanno portato a nulla di concreto, rimanendo sempre e solo sulla carta; dall’altra abbiamo l’azienda che tiene in ostaggio i lavoratori usando l’arma del blocco degli stipendi. Un gioco al massacro che non può continuare». Come la Regione Campania, quella del’Emilia Romagna ha confermato «la piena disponibilità della Regione a sostenere un piano industriale serio che garantisca il rilancio della produzione e la tutela di tutti i posti di lavoro, soprattutto attraverso la nostra legge sull’attrattività di investimenti, che vede sempre più grandi Gruppi italiani e stranieri scegliere l’Emilia-Romagna per potenziare o insediare nuove sedi e stabilimenti, unitamente all’impegno del sistema del trasporto pubblico locale».

Un Airbus della Alitalia

FERROVIE DELLO STATO AL BIVIO. L’obiettivo dei sindacati ad Avellino come a Bologna è stanare Ferrovie dello Stato, che la propria disponibilità l’ha già data. Si tratta di contestualizzarla in un momento complesso per il colosso pubblico del trasporto su ferro, stretto tra mille questioni, a cominciare dalla partita decisiva su Alitalia.

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