Bonavitacola: se salta l’Alto Calore arrivano i privati. Reti, 60 milioni

Il vicepresidente della giunta ha incontrato i rappresentanti dell'ambito. In arrivo 60 milioni di euro in tre anni, per ammodernare gli impianti. "E' un'importante opportunità anche per l'Acs, ha chiarito il numero due di Palazzo Santa Lucia, che però dovrà essere sostenuto dai Comuni".

Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta Regionale della Campania

Riqualificazione rete idrica: via libera dalla Regione ai finanziamenti. Il vicepresidente della giunta di Palazzo Santa Lucia, Fulvio Bonavitacola, ha incontrato questo pomeriggio i sindaci irpini e sanniti, che compongono il consiglio del distretto Calore Irpino. Alla riunione erano presenti anche il presidente dell’Eic – Ente idrico campano, Luca Mascolo, ed il direttore generale, Vincenzo Belgiorno. All’ordine del giorno il piano di interventi per l’ammodernamento della rete acquedottistica, presentato dall’Alto Calore.

Dal numero due del governo regionale è arrivata la conferma dello stanziamento di 60 milioni di euro sul triennio 2019-2021. Il provvedimento dovrebbe essere ufficialmente approvato nelle prossime settimane. La prima tranche di finanziamenti prevede lavori in circa 50 Comuni.

La targa dell’Alto Calore Patrimonio, società consorella dell’Alto Calore Servizi, riassorbita nel 2014

«E’ necessario definire – ha sostenuto Bonavitacola – un criterio per la ripartizione dei fondi, viste le numerose esigenze presenti sul territorio. Ritengo che la priorità debba essere la riduzione delle perdite della rete, che raggiunge punte del 50-60% delle risorse idriche immesse nelle condutture».

Chiarito, dunque, l’obiettivo della Regione: «Avviare un processo di riqualificazione delle infrastrutture, che consentirà l’ efficientamento del servizio ed una riduzione dei costi. Un piano che servirà anche a dare una mano al gestore, l’Acs, che attraversa una fase delicata sotto il profilo economico. Anche i Comuni debbono fare la propria parte, altrimenti l’azienda non avrà futuro».

I sindaci del Beneventano serviti dall’azienda mista Gesesa hanno chiesto al vicepresidente della giunta che si tenga conto anche dei loro problemi, pur se al momento non è stata presentata formalmente alcuna richiesta di intervento.

Rassicurazioni in tal senso sono venute sia da Bonavitacola, che dal direttore generale dell’Eic, Belgiorno, che si è dichiarato consapevole dell’articolazione dei gestori dell’ambito. Il tecnico dell’ente ha poi aggiunto che la scaletta delle priorità parte dalla prima lettera dell’alfabeto, la a come acqua e, dunque, da Avellino, dove i bacini idrici sono allocati. A dire che, senza una tutela delle fonti, non è possibile immaginare la gestione del servizio.

Il Presidente del Distretto idrico Calore Irpino, Giovanni Colucci

Individuati i lavori necessari anche sull’altro versante del comprensorio, si provvederà ad uno stanziamento integrativo. L’ex commissario del Calore Irpino, Giovanni Colucci, dal canto suo, ha illustrato il quadro delle criticità esistenti, sulla base delle ricognizioni effettuate in passato, indicando come obiettivo da raggiungere, l’interconnessione delle reti. La riduzione delle perdite inciderà concretamente sull’abbattimento dei costi per l’ energia necessaria al funzionamento degli impianti e consentirà di salvaguardare la preziosa risorsa. La riunione è stata poi aggiornata. Nel giro di 10-15 giorni si terrà un nuovo faccia a faccia tra i rappresentanti degli enti locali e la Regione, per poi procedere all’approvazione in giunta della delibera.

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