Distretti sanitari senza guida. Il sindacato chiama l’Asl Avellino

Il segretario provinciale della Fp gaetano Venezia in pressing sugli amministratori per la medicina territoriale. E sull'edilizia sanitaria avverte: "Le sedi che ospitano i distretti sanitari sono prefabbricati post terremoto e non sono adeguati"

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti dei nuovi atti aziendali di Asl e Moscati, la Uil Funzione Pubblica di Avellino rappresentata da Gaetano Venezia è in pressing sugli amministratori locali per la definizione dei comitati dei sindaci dei distretti sanitari di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. “La medicina territoriale non può esistere soltanto su carta e abbiamo necessità di un potenziamento concreto di servizi sul territorio” denuncia Venezia.

Gaetano Venezia, segretario provinciale della Uil Fp

I distretti sanitari, rappresentano dunque l’avamposto delle strutture ospedaliere, deputate a ottimizzare la medicina di base e a offrire un servizio ambulatoriale mirato a seconda della domanda sanitaria. Se concertate, queste strutture sarebbero in grado di assorbire da sole una buona percentuale di utenza che si reca in ospedale per le visite specialistiche, e di fungere da filtro per un’altrettanta percentuale di codici bianchi al pronto soccorso. Il piano sanitario regionale indica infatti la nascita delle Uccp, Unità complesse di cure primarie come un ragionevole intermezzo fra la medicina territoriale, guardia medica, medici di medicina generale e ambulatori di branche specialistiche.

Ospedale Criscuoli Sant’Angelo dei Lombardi

“La Uil è in prima linea per chiedere la convocazione delle assemblee dei sindaci dei distretti, a Sant’Angelo come ad Ariano, per eleggere il comitato che dovrà valutare il programma di servizi che si devono erogare sul territorio” continua Venezia. “Così come siamo attenti alla questione delle sedi che ospitano i distretti: a Calitri e a Montella ad esempio, le strutture sono ubicate in prefabbricati del post terremoto”.

Il tema delle strutture e dell’edilizia ospedaliera resta uno dei temi più scottanti del momento, sia per la direzione generale dell’Asl che per l’azienda ospedaliera di Contrada Amoretta. La Uil conferma infatti il dibattito sulla nuova destinazione d’uso delle strutture in dotazione dell’Asl, intenzionata a collocare gli ambulatori all’ex Maffucci. “La Uil è in disaccordo su questa scelta perchè riteniamo che la struttura dell’ex Maffucci non sia fruibile per l’utenza e la dislocazione degli ambulatori non sia funzionale. Altra questione è invece la rivitalizzazione dell’ex Moscati a Viale Italia, su cui riteniamo utile la destinazione ad attività formative universitarie. Portare gli studenti all’ex Moscati significa alimentare nuovamente un circuito economico nel centro della città” ha spiegato.

La targa ricorda uno dei servizi attivi fino al 2010 nell’ex ospedale ‘Maffucci’ di contrada Pennini ad Avellino

Le risposte in realtà sono contenute nei nuovi atti aziendali. Alla luce dell’avvenuto trasferimento del Landolfi di Solofra al Moscati di Avellino, i sindacati sono stati impegnati nelle procedure di ‘assegnazione’ del personale. “All’Asl sono restate poche persone: dei 50 previsti si sono ridotti a una decina, in quanto l’Asl avrebbe dovuto formalizzare una nuova assunzione, che non si rivelata possibile” puntualizza. “Il trasferimento al Moscati invece, è stato garantito dal decreto regionale di annessione, che prevedeva il trasferimento del personale e delle risorse necessarie”.

Si ritengono sfumate dunque, le ipotesi avanzate dagli operatori sanitari dei presidi di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino di assorbire il personale Asl di Solofra e rafforzare l’organico dei plessi, che continuano a combattere con la carenza cronica di personale.

 

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