«Lioni sarà il ‘Borgo 4.0’». Gioino: nascerà qui l’auto del futuro

INTERVISTA AL SINDACO DEL COMUNE ALTIRPINO. Si concretizza il percorso annunciato in consiglio comunale dal presidente dell'Adler Group. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è entrare nel grande progetto della macchina elettrica intelligente, l'autoide, si cui è già in campo una filiera internazionale a partire dalla Fca.

La regione Campania ha emanato un invito ai Comuni delle aree interne della Campania, a manifestare l’interesse per l’attuazione dell’intervento “Campania 2020 – Mobilità sostenibile e sicura”, che consentirà all’Irpinia e ai suoi borghi di trasformarsi in poli tecnologici ad elevata automazione. Si tratta di un ambizioso progetto già illustrato dal leader dell’automotive campano Paolo Scudieri, che proprio a Lioni aveva annunciato la ‘costruzione del Borgo 4.0’ individuando l’Alta Irpinia come campo di sperimentazione. L’esecutivo di governo di Lioni infatti, guidato dal sindaco Yuri Gioino risponde all’invito e candida un progetto per ospitare il laboratorio industriale per la costruzione dell’auto senza pilota e, e trasformare le strade in “Smart Road”. La Campania, di concerto con il presidente dell’Adler Group Scudieri, Afia, STM e l’Università Federico II, ha già individuato il territorio irpino come zona sperimentale, ma resta l’individuazione del borgo adatto, che deve rispettare dei parametri tecnici. Deve essere un borgo di almeno 5mila abitanti, localizzato ad almeno 700 metri sul livello del mare, prossimo ad arterie principali della viabilità come l’Ofantina, e dotato di infrastrutturazione digitale. In particolare si richiede: una rete 5G per le connessioni ai veicoli, sistemi di rilievo e monitoraggio in tempo reale e sistemi capaci di dialogare e far dialogare il veicolo con l’ambiente circostante, oltre ad un investimento di 70mln di euro proveniente da privati. “Lioni gode di tutti i requisiti per avviare la costruzione del più grande polo nazionale della sperimentazione tecnologica collegata all’automotive” ha annunciato il sindaco Gioino nell’intervista a tutto campo rilasciata a Nuova Irpinia.

La visualizzazione grafica della Smart Road. L’Anas la sperimenterà sulla Salerno Reggio Calabria. Guarda il video riportato in alto

Sindaco Gioino, il Comune di Lioni ha risposto all’invito della Regione lanciato ai comuni delle aree interne per l’attuazione dell’intervento “Campania 2020- Mobilità sostenibile e sicura” per realizzare il progetto del borgo 4.0 annunciato dall’impreditore Paolo Scudieri. Lei ha individuato un’area del territorio da destinare alla sperimentazione sul campo di prototipi di veicoli con pilota automatico?

“Abbiamo aderito al bando regionale Campania 2020 rispondendo ai criteri individuati dal progetto, per poter costruire qui un centro di sperimentazione tecnologica di livello nazionale altamente innovativo deputato alle auto intelligenti, che concilia le politiche turistiche che abbiamo messo in campo. E’ stata presentata la candidatura quando abbiamo verificato la rispondenza di tutti i requisiti ambientali, sulla viabilità e l’urbanistica”.

Qual è l’area che avete individuato?

“Un’area fuori dal centro abitato logicamente, che incrocia una parte della viabilità urbana e una parte di quella extraurbana. Sull’aspetto tecnico del bando ci siamo avvalsi di un professionista. Così come è stato documentato il potenziale di indotto turistico e il totale coinvolgimento dei siti altirpini, che saranno inseriti nella mappa della valorizzazione”.

Sul turismo inoltre, Lioni guida anche la rete di coordinamento dei sindaci sulle proposte per la riqualificazione delle stazioni dismesse della Avellino- Rocchetta.

“La rete di coordinamento dei sindaci è in fase embrionale, ma dovrà interfacciarsi sul turismo scolastico, ambientale e sportivo. Il treno ha un ruolo importante e che ci impone di dover sfruttare al meglio la nostra capacità di accoglienza, le nostre risorse e le nostre bellezze. Tutti aspetti che si conciliano con il nuovo polo che concentra innovazione sullo sviluppo tecnologico. Son questi, insomma, i settori su cui investire”.

Si tratta dunque di una pianificazione che si estende fuori dai confini del comune e mira a contaminare non solo il territorio comunale ma anche tutte le aziende che insistono nell’area, a partire dal sito industriale di Contrada Fiorentine.

“Nel progetto candidato in Regione abbiamo fornito una mappa dettagliata del territorio e delle potenzialità dal punto vista turistico, indicando tutti gli attrattori storici, naturalistici e architettonici ubicati in un elenco fitto di comuni. A questo dobbiamo aggiungere che anche i nuclei industriali devono entrare in questa logica: sono stati concepiti 38 anni fa e c’è bisogno di rivoluzionarne l’aspetto e i contenuti. Potrebbero nascere start up, servizi, centri di sperimentazione e innovazione tecnologica”.

Ma nonostante la dichiarazione di “area di crisi non complessa”, i siti industriali del cratere continuano a rimanere nell’oblio. I sindacati ritengono che i sindaci occupano un ruolo di primo piano in questa partita. E’ d’accordo?

“E’ vero che la politica deve attrarre investimenti, ma ci vogliono anche le condizioni. Il Comune di Lioni ha chiesto e ottenuto il centro servizi ubicato all’ingresso dell’area industriale, attraverso la stesura di un progetto denominato Irpinia Factory, da destinare a nuove attività imprenditoriali, sotto forma di incubatore di impresa, e che si aggancia al Borgo 4.0. C’è da dire però, che l’Asi deve fare la sua parte con azioni da mettere in campo: rafforzare insomma quello che c’è e incoraggiare nuove aziende di servizio a investire in Alta Irpinia, piuttosto che a Milano”.

Quindi lancia una sfida ai giovani a restare, per rischiare a investire qui piuttosto che partire alla ricerca di incognite?

“Senza dubbio. Incentiviamo le eccellenze e affianchiamo aziende di servizio a quelle che già producono nei settori dell’agroaolimentare e dell’aerospazio. Abbiamo tanti giovani laureati in informatica che devono avere la possibilità di mettersi in gioco qui e di non partire svantaggiati. Non ha senso investire altrove, si può fare anche qui”.

Il borgo 4.0- come illustrato dallo stesso Scudieri a Lioni- è innanzitutto una opportunità di creare posti di lavoro.

“Le prospettive di lavoro sono confortanti: cerchiamo di mettere un argine allo spopolamento, che non riguarda soltanto Lioni, ma l’intera Alta Irpinia. I sindaci controllano ormai ogni giorno le anagrafi del comune per verificare le oscillazioni sulle partenze. Una o due famiglie che si trasferiscono fanno la differenza”.

Oltre alla costruzione della “Smart Road” su quali altri settori sta spingendo?

“Diversi. Abbiamo colto tutte le opportunità dei Fesr e candidato un parco progetti da 20 milioni di euro, per la realizzazione di piste ciclabili, scuole, efficientamento energetico, servizi socio sanitari. Molti sono in fase di valutazione, su altri c’è il decreto di concessione. Basta costruzioni di piazze e muri insomma, ma più piste ciclabili, bonifiche e interventi sulla montagna, su cui abbiamo il nuovo Paf”.

Continui.

“Abbiamo indetto un’asta pubblica per la locazione dei terreni agricoli di proprietà comunale, rispondendo sì alle direttive del Ministero, ma per consentire ai giovani del posto di utilizzare i terreni comunali finora incolti e darli in concessione per la valorizzazione e coltivazione, e per creare lavoro. L’asta prevede l’assegnazione per cinque annate agrarie con possibilità di rinnovo del contratto, con un elenco dettagliato di requisiti e regole da rispettare. Dopo 45 anni, chi vuole può riscattare i terreni”.


GRUPPO ADLER | IL PROFILO DELL’AZIENDA DI PAOLO SCUDIERI 


Sull’agricoltura il Comune si è esposto anche sul fronte della ricerca.

“C’è stato un importante lavoro sulla lotta al cinipide galligeno che ha colpito la castanicoltura, e abbiamo i primi risultati di una ricerca e di alcuni riscontri sul campo, che sono stati pubblicati sul sito del Comune e sono fruibili per tutti”.

Lioni è una soprattutto una realtà commerciale. Avete predisposto delle manovre di incentivo per gli esercizi commerciali?

“Dall’insediamento dell’amministrazione abbiamo lavorato all’accertamento sulle attività commerciali, che ha comportato una riduzione della Tari del 30 per cento e non è stato un compito facile. Chi vuole investire nel centro storico però, non paga la Tari per tre anni. E’ stata una manovra di giustizia ed equità nei confronti delle persone, oltre che di incentivo ad investire qui”.

Gli esercenti hanno avuto in dotazione un badge per accedere al foro Boario e conferire autonomamente i rifiuti.

“Dal mese di giugno, il comune da la possibilità ai pubblici esercizi di accedere all’isola Foro Boario con un badge identificativo che consente loro di conferire in qualsiasi orario. E’ un servizio che va incontro ai ristoranti e ai pub in modo particolare. Questo ci ha consentito di registrare un ottimo risultato sulla percentuale della differenziata. Ma oltre al badge abbiamo adottato altri interventi innovativi”.

Quali?

“Abbiamo una app per la mensa scolastica che consente ai genitori-oltre che a noi- di verificare cosa mangiano i bambini in tempo reale. E’ stata aumentata la videosorveglianza nel paese, con riscontri positivi sulle statistiche dei furti”.

E la politica abitativa?

“Stiamo sbloccando i lavori per il completamento delle case popolari, su cui c’era stato un problema, e che è stato risolto dopo quattro anni. Per l’urbanizzazione e il completamento delle strutture edilizie il Comune deve avere 3 milioni di euro dalla Regione”.

L’Uncem ha lanciato la proposta al Governo di introdurre la fiscalità agevolata per i comuni montani. Lei cosa ne pensa? Potrebbe essere utile per rilanciare le aree interne?

“La Regione ci ascolta, ma il quadro politico nazionale è di assoluta incertezza. Mentre il Mezzogiorno muore di una lenta agonia e attende scuole e infrastrutture, si propone il sussidio. Credo che sia davvero difficile sradicare la cultura dell’assistenzialismo, ma il Governo ce la ripropone in formula piena. Inoltre in una Nazione ad alto tasso di criminalità organizzata e che si spende sulla solidarietà, non può pensare di voltare le spalle agli immigrati”.

Lioni pratica la politica dell’accoglienza? 

“Noi abbiamo 7 minorenni non accompagnati e 21 richiedenti asilo. Facciamo accoglienza e integrazione con buoni risultati. L’opinione pubblica dovrebbe essere concentrata sui problemi veri, non sulle false emergenze”.

Sindaco, la minoranza consiliare rappresentata da Rodolfo Salzarulo ha lanciato diverse accuse alla sua amministrazione nei mesi precedenti, dall’asilo nido ai fondi spesi per le festività agostane. Cosa risponde?

“Le somme stanziate per le ‘festicciole estive’ sono le stese degli anni precedenti. Lioni è diventato un riferimento importante per la cultura, la musica e le arti, e gli importi spesi rispondono ai bandi Poc che ci sono stati finanziati dalla Regione”.

Corrisponde la vero che il Comune rischia il dissesto?

“Abbiamo un disavanzo per circa 800mila euro, perchè il precedente sindaco pensava ci fosse un decreto che in realtà non c’era, quindi ho dovuto stornare le somme e dichiarato disavanzo, per mettere a posto le carte e non accendere mutui. L’obiettivo è coprire il disavanzo ed evitare il dissesto, ovvero evitare di aumentare al massimo le tasse ai miei concittadini”.

E sull’asilo invece?

“Il ritardo è imputabile al Consorzio e riguarda tutti gli asili che gestisce. Stanno seguendo le procedure di assegnazione e riprenderanno a pieno ritmo le attività”.


APPROFONDIMENTO: IL BORGO 4.0 | Allo studio il “Borgo 4.0”. Spingendosi ancora più in avanti poi, oggi la filiera propone la realizzazione di un Borgo 4.0: un paese dotato di infrastrutture intelligenti, necessario per la sperimentazione su strada dell’automobile senza pilota. Sta per essere formalizzata la costituzione del comitato promotore a cui aderiscono Adler, Stm, Fca, oltre alla Federico II e al distretto Dattilo. La Regione Campania si è offerta di finanziarlo in parte.
Novità di non poca importanza poi, specie in un Mezzogiorno notoriamente refrattario alle aggregazioni, è il grande lavoro fatto nel polo dell’auto per rafforzare forme di collaborazione tra imprese di diversa dimensione e tra imprese e mondo dell’università e della ricerca. Cosicchè a promuovere i maggiori programmi di investimento sono stati Sistema Campania, società consortile a r.l. con 38 soci, di cui 28 tra grandi e piccole imprese; Anfia Automotive, con sede in Piemonte e in Campania (costituita da Anfia, associazione automotive appartenente a Confindustria) con 22 soci la maggior parte dei quali opera in Campania; il distretto tecnologico Dattilo di cui socio di riferimento è Anfia Automotive. All’interno di queste aggregazioni il ruolo trainante spetta, come è logico, alle imprese di maggiori dimensioni, fornitori primari di componenti delle Case automobilistiche mondiali. 

LO SCENARIO: LE SMART ROAD INTRODOTTE DAL MINISTRO DELRIO | Strade e autostrade diventeranno smart road e parte la sperimentazione su strada di veicoli a guida automatica. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato il Decreto ministeriale previsto per l’attuazione dell’articolo 1, comma 72, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018), che autorizza la sperimentazione delle soluzioni tecnologiche per adeguare la rete infrastrutturale italiana ai nuovi servizi smart e per i veicoli automatici.


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