Monteverde si è candidato come Comune più accessibile d’Europa, a prova di qualsiasi barriera architettonica possa impedire la fruibilità dei beni culturali. L’Unione Europea ha dichiarato il 2019 l’anno del patrimonio culturale (connettiti per maggiori informazioni al sito europa.eu – clicca qui), e ha bandito un premio speciale per i comuni al di sotto dei 50mila abitanti che abbiano adottato azioni innovative per la fruizione e l’accessibilità dei beni culturali.


“Siamo molto più avanti sulla fruibilità e l’accessibilità per gli ipovedenti rispetto alle richieste formulate dal bando: entro il 2019 i percorsi turistici saranno teleguidati e siamo pronti ad andare a Bruxelles” ha annunciato il sindaco Franco Ricciardi. “Ad oggi la nostra idea progettuale prevede che i non vedenti possano arrivare al castello da soli e in completa autonomia: abbiamo adeguato percorsi naturalistici, religiosi e culturali, tutti supportati da percorsi tattilo plantari”.

Franco Ricciardi, sindaco di Monteverde

Il progetto messo in campo dall’esecutivo Ricciardi, prevede il rafforzamento della parte informatica, per cui sono state predisposte ben 8mila informazioni da distribuire lungo il percorso, e sono state avviate le richieste per adeguare i percorsi anche al passaggio delle sedie a rotelle. Ad oggi, i siti raggiungibili sono il Castello, il Comune, la chiesa e l’ufficio postale. “Abbiamo candidato un progetto da 4milioni e 300mila euro, ovvero l’investimento necessario a costruire una scuola. Sono mappati anche due ristoranti, e il progetto è un cantiere aperto” continua.

La sensibilità dimostrata nei confronti delle diverse abilità è nata a scuola otto anni fa. In particolare nelle aule dell’Istituto Maffucci di Calitri, dove gli studenti guidati dal professor Antonio Vella, vice sindaco di Monteverde, sono stati coinvolti in un percorso didattico sulla “rottura del connubio fra disabilità e incapacità” (ndr), ovvero in un progetto dedicato all’inclusione scolastica, denominato “Un paese accessibile”. La scuola si è fatta carico di portare sui territori la cultura della disabilità come capacità ordinaria di rendere accessibili e fruibili i sevizi.

Cartolina di Monteverde

Già in occasione dello Spettacolo dell’Acqua, fermo a Monteverde da ben due anni, l’amministrazione comunale aveva sperimentato la falcoterapia, che aveva prodotto un modello di accessibilità e aveva affiancato le attività ludiche e ricreative che ruotavano intorno all’evento estivo. L’ambizione della giunta Ricciardi dunque, mira a raggiungere Bruxelles ma soprattutto a costruire attraverso la Commissione Europea un ponte immateriale fra Monteverde e Matera, già designata capitale europea della cultura del 2019.

“Vogliamo agganciarci a Matera: ci separano appena 120 chilometri e vogliamo avere il riconoscimento per mettere a regime un modello sperimentale di fruizione culturale innovativo. Si aprirebbe uno scenario nuovo in Alta Irpinia, anche se dovremmo lavorare tanto e in maniera compatta, attivando più percorsi e nei vari comuni” argomenta il sindaco. Si tratta di una operazione sociale che aggancia il turismo accessibile e conferisce alle ambizioni turistiche del territorio un valore aggiunto, consentendo un’offerta che risponde a bisogni specifici.

Il rammarico per la sospensione del Grande spettacolo dell’acqua è visibile in paese. Nonostante oggi Monteverde esibisce la medaglia come secondo borgo più bello d’Italia, e si prepara alla competizione del 2019, resta fissa lo sguardo sulla diga San Pietro. “Tra gli altri obiettivi abbiamo anche intenzione di realizzare il borgo illuminato, con 100 fari modulari a terra, per programmare giochi di luci e costruire una nuova attrattiva” anticipa ancora Ricciardi. “Lo Spettacolo dell’acqua per noi resta un chiodo fisso: è sempre stato realizzato con fondi privati, ma siamo determinati nel pianificare la costruzione di infrastrutture per mettere al sicuro l’allestimento dello spettacolo e portare avanti l’iniziativa” conclude.


dalle news della Agenda Italiana Europea | #EuropeForCulture

500 domande per il bando dell’Anno europeo del patrimonio culturale

Il 15 settembre scorso si sono chiusi i termini per la presentazione della domande di accesso al Fondo per il programma di attività in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

Sono circa 500 le iniziative per le quali è stato richiesto il finanziamento: 120 richieste sono state presentate entro la prima scadenza del 21 maggio, le restanti entro la seconda scadenza del 15 settembre. La procedura di valutazione si concluderà nella seconda metà di novembre, dopo di che l’esito finale della graduatoria verrà reso pubblico tramite Decreto del Segretario generale MiBAC.

I progetti presentati entro la prima scadenza e valutati con un punteggio minimo di 60 hanno già ricevuto una comunicazione di ammissibilità.

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