Osservatorio Rifiuti,
pieni poteri di controllo
De Luca convoca le Province

Via libera dal Direttivo a programma e riassetto dell'ORGR. Il Presidente Enzo De Luca ha illustrato il piano di azione «per la fase 2». Oltre 500 Comuni in regola con la certificazione dei dati sulla differenziata. Il 15 ottobre il report all'Ispra

L’Osservatorio dei Rifiuti ha i pieni poteri per il monitoraggio e il controllo del ciclo integrato dei rifiuti. Lo ha riferito il Presidente dell’ORGR, con una nota seguita alla riunione del Direttivo, che a Napoli ha preso atto del piano d’azione per il prossimo anno.

«Il Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, sen. Enzo De Luca, ha presentato questa mattina al Consiglio Direttivo i risultati raggiunti nei primi nove mesi dell’anno, illustrando gli obiettivi già programmati e le nuove competenze stabilite dal Consiglio regionale, con riferimento al ruolo dell’Osservatorio nel Catasto dei Rifiuti», si legge nel comunicato diffuso nel pomeriggio.

«Il Direttivo, recependo il piano d’azione illustrato dal Presidente, ha preso atto del riassetto proposto, ratificando il piano di governance sulla base del parere espresso dalla Avvocatura regionale. Via libera al bilancio annuale 2019 e pluriennale 2019-21».

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca

In sostanza, in base alle nuove norme licenziate dal Consiglio Regionale su proposta dell’Esecutivo di Palazzo Santa Lucia, l’Osservatorio raccoglierà tutti i dati necessari per ricostruire l’andamento della raccolta differenziata e dell’intera attività impiantistica, elaborandoli per il Governo e il Consiglio Regionale, per il Ministero dell’Ambiente e il Governo Centrale, per le autorità comunitarie competenti, a cominciare dalla Commissione Europea Di Bruxelles. Ciò sarà possibile, si legge nella nota, grazie al lavoro effettuato dall’Osservatorio nel corso dei due anni della sua attività, dopo la riforma che nell’estate del 2016 lo ha ridisegnato nell’assetto e nelle competenze.

Unione Europea

UN CICLO INTEGRATO CERTIFICATO. Con l’introduzione di un nuovo unificato metodo di raccolta delle informazioni sull’andamento del ciclo integrato presso ogni singolo ente locale, gestore o impianto, quest’anno il Direttivo ha avuto modo di «prendere atto della certificazione dei dati relativi alla raccolta differenziata nell’anno 2017». Elaborati con il nuovo sistema obbligatorio di calcolo unificato O.R.SO, entrato a regime quest’anno, dopo una prima fase di sperimentazione, il Presidente De Luca «ha espresso soddisfazione per l’altissimo livello di partecipazione dei Comuni: oltre 500 sono già in regola, a due settimane dalla scadenza fissata per la trasmissione dei dati». Per la prima volta, si è rimarcato, la Regione Campania potrà fornire cifre confrontabili con quelle degli altri ambiti italiani, perché univoche e certificabili. Il nuovo modello, mirato a garantire controllo e trasparenza si fonda sulla responsabilità di chi ha l’obbligo di depositare sulla piattaforma informazioni veritiere, salvo esporsi alle sanzioni stabilite dalla legge. Con il tempo, potrà produrre una conoscenza sempre più capillare, circostanziato e preciso, rendendo visibile, cioè tracciabile nella sua dinamica, il sistema. Per questo «sono stati predisposti nuovi corsi di formazione riservati al personale degli enti locali, con l’obiettivo di rendere ancora più accurato e dettagliato il report che le amministrazioni comunali sono tenute a trasmettere attraverso la piattaforma unificata regionale.

IL POTERE DI CONTROLLO. A questo proposito, «in considerazione degli ampi poteri conferiti dalle nuove norme regionali all’Osservatorio in materia di monitoraggio e controllo della gestione ambientale, il Presidente De Luca ha convocato le amministrazioni provinciali e la città metropolitana di Napoli, per definire ruoli, compiti e strategia nel nuovo assetto del ciclo integrato dei rifiuti in Campania, che va compiendosi con il ritorno dei poteri ordinari ai sindaci», si legge ancora nella nota. L’Osservatorio non ha tra le sue competenze quella di interferire nella organizzazione del ciclo integrato, che ricade interamente sugli enti locali nella forma associata degli Ato, ma deve esercitare il controllo sulle attività, nei contenuti delle strategie adottate e delle decisioni assunte. In questo senso, accompagnerà da osservatore, appunto, lo sviluppo della riforma stabilita dal Legislatore regionale con la legge 14/2016 e le modifiche apportate nei mesi scorsi.

A FINE ANNO LA FOTOGRAFIA DELLA DIFFERENZIATA IN CAMPANIA. Tra poche settimane i dati che ricostruiscono l’andamento della raccolta differenziata in Campania «saranno trasmessi all’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in vista del consueto rapporto nazionale di fine anno», si legge ancora. Data la rilevanza della circostanza, «nello stesso periodo l’Osservatorio renderà pubblici i dati sulla situazione della Campania, organizzando a Napoli un convegno nazionale, che servirá anche a fare il punto sulla attuazione della riforma ambientale a due anni dalla entrata in vigore della Legge 14», quindi sulle prospettive nei prossimi anni.

L’Osservatorio ha fatto sapere, infine, che il Direttivo «ha approvato il bando per le borse di studio riservate agli studenti, nell’ambito dell’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania sulla diffusione nelle scuole della cultura del riciclo e del riuso, siglata in accordo con l’Assessorato all’Istruzione».

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